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InTessuti di Storia - serata a Legnano
Il Palio di Legnano regala una serata glamour e di discreta mondanità con l'evento "InTessuti di storia" che si è svolto nella serata di giovedì 11 maggio nella prestigiosa sede legnanese della Dolce & Gabbana, in esposizione tessuti della Fondazione Lisio.
L'evento è stato organizzato da Fondazione Palio, rappresentata dalla presidente Mariapia Garavaglia e dal CDA da composto da Luca Roveda, Stefania Bariatti, Alberto Romanò, Massimiliano Roveda.
A fare gli onori di casa, oltre alla presidente Garavaglia, anche Monica Italia in rappresentanza di Alfonso Dolce, assente per motivi di salute ma presente via telefono, ed il Supremo Magistrato Lorenzo Radice, sindaco della città di Legnano.
Nell’occasione sono stati esposti alcuni costumi del palio e tessuti preziosi dell'Archivio Storico Fondazione Lisio, presentati da Alessio Francesco Palmieri Marinoni, coordinatore scientifico della Commissione Costumi del Palio.
Presenti Paola Marabelli, Vice-Presidente e Elena Baistrocchi, Direttore Generale, della Fondazione Lisio
“VENEZIANO” Velluto tagliato operato a più colori, seta 100%
Giuseppe Lisio iniziò la produzione del “Veneziano” nel 1927.
La fonte di ispirazione è un particolare del pavimento a mosaico del transetto destro della Basilica di San Marco a Venezia, databile tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo.
In questo caso si tratta della traduzione fedele del disegno realizzato con una tecnica tessile rara per la presenza di molti colori nel pelo del velluto.
ABITO CASTELLANA
velluto di seta cesellato “Leoni” a telaio manuale su fondo oro (applicazioni);
velluto di cotone (sopravveste e cintura); raso di seta (fodera)
“LEONI” Velluto cesellato seta 100% e filati d’oro
Giuseppe Lisio mise a telaio il “Leoni” per la prima volta nel 1924.
La fonte di ispirazione di questo disegno è uno sciamito proveniente dalla Spagna o dall’Italia e databile all’inizio del XIII secolo, conservato nel Tesoro della Cattedrale di Siegburg in Germania.
Il tema delle coppie di animali affrontati o addorsati inscritte in rotae, è tipico dei tessuti sasanidi e bizantini e successivamente ripreso dalle tessiture spagnole, siciliane e veneziane dell’inizio del XIII secolo.
Giuseppe Lisio tradusse questo disegno con una tecnica, il velluto cesellato, che conferisce plasticità e gioco cromatico di chiaroscuro.
“DALMATICA” Taffetas lanciato seta 100% e filati d’oro e d’argento
Chiamato da Giuseppe Lisio “Carlo Magno Cuscino” e successivamente “Dalmatica”, venne messo a telaio la prima volta nel 1926 circa, riproponendo la scena ricamata del Cristo in trono raffigurata su un lato della Dalmatica imperiale nota come Dalmatica
di Carlo Magno conservata nel Tesoro della Basilica di San Pietro in Vaticano e attribuita a manifattura bizantina del XII secolo.
“IMPERATORE” Lampasso lanciato Seta 100%
Giuseppe Lisio mise a telaio per la prima volta l’“Imperatore” nel 1934.
Il disegno di questo tessuto è la combinazione di un particolare del lenzuolo funebre del vescovo
Gunther (chiamato il “Sudario di Gunther”) di manifattura bizantina dell’XI secolo, conservato nel
Museo Diocesano di Bamberga e l’impianto a rotae diffuso nella decorazione medievale e riproposto
da Giuseppe Lisio.
ABITO DOLCE&GABBANA
Per “Il Rinascimento e la Rinascita”, sfilata di Alta Sartoria Maschile.
Firenze, Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento 2 Settembre 2020. D&G capospalla in broccato “Veronese”, un Gros de Tours liseré lanciato e broccato. D&G pantaloni e revers del capospalla in broccato “Anelli”, un Gros de Tours liseré broccato.
La Fondazione Lisio e la Commissione Permanente dei Costumi del Palio di Legnano
Dal 2019 la Fondazione Lisio è partner scientifico della Commissione Permanente dei Costumi del Palio di Legnano. Questa collaborazione trova linfa vitale nella lunga esperienza nel campo degli studi storico-artistici sviluppati in seno alla Scuola di Arti Tessili della Fondazione che forma esperti tessili e del costume, progettisti, tessitori, costumisti e dal Settore Cultura che si occupa di ricerca e valorizzazione del
patrimonio materiale e immateriale di beni che, chiamati ad essere testimoni di Arti e di vita di nuclei di persone e delle loro tradizioni, devono essere tutelati e tramandati.