2° numero del 2015, Luglio - Dicembre
Jacquard N°76

Numero 76 Jacquard
In apertura a questo numero 76 di “Jacquard” abbiamo un esemplare molto interessante di trapunto databile al XVII secolo e di provenienza indo-portoghese. Due corposi interventi ci fanno entrare poi nell’ambito dell’abbigliamento: il primo con le creazioni della stilista Franca Polacco, che utilizza l’arte del ricamo per decorare e impreziosire i suoi abiti; il secondo con un’esperienza importante su come l'uso del mezzo tessile, in questo caso la maglieria, permetta di elaborare progetti di spessore e dare origine a capi di abbigliamento originali. Segue il secondo appuntamento con il merletto Aemilia Ars, nel percorso dal secondo
dopoguerra a oggi. Per la Fiber Art che si esprime con la tecnica ad arazzo, abbiamo alcune opere serbe di Atelje 61. La rubrica “Insoliti” ci presenta quattro esemplari di piccoli schermi a protezione dai riverberi del fuoco per i delicati incarnati, mentre una nuova Rubrica “I tessili nella letteratura”, ci introduce nelle citazioni letterarie in cui un tessile è protagonista. Due ricostruzioni di abiti dalle opere pittoriche di Palma il Vecchio e l’origine del velluto “Pigna” nel repertorio dei tessuti creati da Giuseppe Lisio, chiudono gli interventi di questo numero.
Articoli della rivista

Un “trapunto” indo-portoghese del 1630 c.

Dal ricamo all’abito. Note dalle collezioni di Franca Polacco

La Maglieria come Design: ripensare le avanguardie. Un’esperienza personale e didattica

Merletto ad ago Aemilia Ars oggi. Non solo un passatempo, ma una professione


“Insoliti”. Proteggersi dai riverberi del fuoco: les écrans à main tessili

“I tessili nella letteratura”. Moll Flanders ladra di tele d’Olanda, merletti e broccati

