2° numero 2019, Luglio-Dicembre
Jacquard N°84 - Speciale 30 anni

Celebrare 30 anni di vita per una pubblicazione di settore come “Jacquard” non è cosa da poco. La determinazione di proseguire sulla strada intrapresa nel 1989 nonostante le difficoltà dovute all’organizzazione e soprattutto ai costi, è sostenuta dalla stessa missione che Fidalma Lisio disegnò e attuò con l’istituzione della Fondazione: tramandare, sostenere, valorizzare le Arti tessili.
Riprendendo in mano gli 83 numeri pubblicati per scegliere gli articoli e gli interventi da pubblicare in anastatica in questo numero celebrativo, abbiamo avuto un moto di orgoglio e soddisfazione per tutto il lavoro svolto in questi 30 anni nel dare voce a tanti studiosi, ricercatori, giovani, docenti, artigiani, artisti, che con i loro interventi hanno contribuito a mettere in luce quelle parti del patrimonio materiale e immateriale dell’umanità costituito dalle Arti tessili.
Nel tempo “Jacquard” è cambiata, da bollettino quadrimestrale di 16 pagine, si è passati, a partire dal n. 60 dell’autunno 2007, ad una rivista semestrale, con numeri via via più corposi e soprattutto con l’inserimento delle traduzioni integrali degli articoli.
A coronamento quindi di 30 anni di attività, abbiamo pensato ad un numero celebrativo con in apertura le parole di Fidalma Lisio, pubblicate nel numero 0, che tenne a battesimo questa creatura fortemente voluta e della quale andava molto fiera.
Questo numero è composto da una selezione di articoli che coprono un po’ tutti i settori trattati nel tempo. La scelta è stata difficile dato che sono stati tanti gli interventi di interesse e quindi l’esclusione da questa ristampa non è dovuta alla mancanza di validità dei contenuti. Tra gli obiettivi che ci siamo posti, c’è quello di rendere presto disponibili, attraverso il nostro sito, tutti gli articoli, in modo da fornire la possibilità di avere memoria di un materiale sicuramente prezioso. Augurandovi buona lettura, ribadiamo il nostro impegno per il futuro al servizio della cultura tessile sempre attento e vivace come è stato in questi 30 anni.
Articoli della rivista

La Fondazione Lisio

La seta «dei grifoni araldici»

I tessili dell’avvenire

Dall’utile al dilettevole. Abiti da lavoro divenuti capi di moda

Falsi merletti della fine del secolo XVIII

Costumi teatrali progettati all’Istituto Statale d’Arte “G. Chierici” di Reggio Emilia

Un corso nuovo per una professione nuova

Tessuti tinti a riserva dell’Egitto romano e bizantino

La tessitura a Bolandu e a Shahr-i Sokhta: il presente e il passato dell’Iran


Oggetti siciliani lavorati a maglia del periodo neoclassico

Mario Puliti e il laboratorio di tessitura dell’Istituto Statale d’Arte di Firenze


Dal tessuto di moda al pamento liturgico

Fatti di politica e di moda nel “Giornale dei sarti” e nel “Corriere delle dame”



Il bisso marino: alla ricerca di un materiale perduto

La collaborazione di Elda Cecchele con Salvatore Ferragamo 1954-1956

L’ultimo villaggio operaio conosciuto: il setificio Lisio di Ponte a Ema

Il simulacro della Madonna di Cireggio (Verbania)


La Contrada Sovrana dell’Istrice e l’Arte della Seta Lisio. Una collaborazione dal 1927


Vite parallele. Attiliana Argentieri tra storia e Fiber-art
