1° numero 2024, Gennaio-Giugno
Jacquard N°93

Il primo numero del 2024 si apre con un articolo relativo al patrimonio tessile di Sant’Andrea a Savona, prezioso e ricco di manufatti importanti databili dal XVII al XX secolo. Segue un’indagine accurata su un “enigmatico” frammento di arazzo appartenente ad una collezione privata raffigurante Susanna sorpresa al bagno dai Vecchioni, dell’ultimo decennio del XVI secolo. Dagli arazzi ci spostiamo nel mondo delle scuole professionali femminili puntando l’attenzione verso il loro ruolo “nel diffondere e tramandare conoscenze e capacità tecniche” in modo particolare nel settore dei merletti.
L’ Arte della Seta Lisio si è molto occupata della produzione di tessuti di ispirazione medievale e qui illustriamo un lampasso, le “Aquile bizantine”, interessante sia per la fonte di ispirazione sia per il suo utilizzo in ambito “storico”. Il mondo antico è ancora rappresentato da una Sofreh, un tappeto persiano del quale presentiamo il restauro, mentre nel mondo contemporaneo veniamo proiettati da due Fiber artists, Jules Vissers e Federica Luzzi, che hanno fatto della materia tessile la loro originale cifra espressiva.
Articoli della rivista

Il tesoro tessile della chiesa di Sant’Andrea a Savona

Un misterioso inglese a Firenze

Il costume teatrale nel teatro de "I Legnanesi"

Il “bello e ben fatto” nelle scuole professionali femminili

Aquile bizantine”. Il Medioevo nella produzione dell’Arte della Seta Lisio

La Sofreh. Il restauro di un tappeto persiano che decora la tavola

Gli artisti si raccontano. Atelier Taftique
