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Rivista Jacquard

Jacquard N°81

1° numero del 2018, Gennaio - Giugno

>> Singoli articoli digitali in vendita

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Numero 81 Jacquard

Un saggio importante sulla rivolta dei Canuts a Lione del 1831 apre questo numero piuttosto ricco ed  eterogeneo nei contenuti. Al centro dello studio, i Canuts, ovvero i tessitori lionesi che hanno fatto della loro città un centro tessile straordinario, nato per impulso di Luigi XI con l’apporto dei maestri tessitori fiorentini e diventato modello produttivo con caratteristiche organizzative, tecniche, tecnologiche e artistico/creative di importanza internazionale. La rivolta segna il punto di svolta nella consapevolezza e nell’affermazione dei diritti legati al lavoro.

Una ricca tovaglia in merletto veneziano Jesurum con le sue vicende legate alle diverse acquisizioni, ma soprattutto con la sua straordinaria fattura, ci porta nel mondo delle merlettaie e delle loro abilità nel rendere una complessa ideazione nei soggetti e nella composizione.

Da un’opera veneziana passiamo in Sicilia dove la chiesa di S. Caterina d’Alessandria a Palermo custodisce preziose vesti sacre e un nucleo di abiti appartenenti ad una sconosciuta confraternita, ignorata dagli storici locali, intitolata alla Madonna del Rosario.

Poi da questi esemplari del XIX secolo andiamo a esaminare opere novecentesche come quelle di Anita Pittoni che creò tessuti e abiti tra il 1927 e il 1948 secondo lo stile dell’epoca, seguendo le necessità e i ritmi del quotidiano. In questa prima parte dello studio vedremo i modelli “implosivi” cioè quelli che guardano il passato in linea con le proposte storicistiche sviluppate anche nell'ambito delle arti applicate.

Il nostro viaggio continua spostandoci in Cina per ammirare le sontuose vesti create dalla popolazione dei Miao, abiti dai forti contrasti cromatici, dall’accostamento di filati e materiali diversi e con ricami pregevoli eseguiti con tecniche universali.

Con un “balzo” ritorniamo in occidente per vedere una Annunciazione dipinta su un “succo d’erba” come si definisce quel particolare tipo di teli, realizzati in lino o cotone e dipinti con coloranti ricavati dalle piante e che ricordano le opere ad arazzo, ma che costituiscono un genere a sé stante.

Ancora pittura, ma questa volta acquarelli su carta con la visione tutta moderna delle tipologie decorative distese sui tessuti auroserici antichi e interpretati dall’artista Mauro Molinari nelle sue opere. Infine a chiudere, una visita che sicuramente vale la pena di fare di persona, al Museo di Merceologia dell’ Università “La Sapienza” di Roma con un notevole patrimonio di collezioni grazie alle quali si ripercorre l’evoluzione tecnologica delle materie prime e della strumentazione destinata alla loro manipolazione, caratterizzazione e misura.

Articoli della rivista

Sandro Scarrocchia

La rivolta dei Canuts a Lione del 1831. Arte della seta, potere operaio e rappresentabilità del lavoro

Prezzo: 6.00
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Filippo Comisi

Una tovaglia in merletto Jesurum

Prezzo: 6.00
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Elvira D’Amico

Gli indumenti della sconosciuta confraternita della Madonna del Rosario della chiesa di Santa Caterina a Palermo

Prezzo: 6.00
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Paola Giuntoli

Modelli “implosivi” ed “esplosivi”: per un’analisi dell’opera di Anita Pittoni. Prima parte. I modelli “implosivi”

Prezzo: 6.00
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Flavia Fiori

Conversazione sull’abbigliamento Miao all’Isola di san Giulio – Lago d’Orta

Prezzo: 6.00
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Simona Lombardi

Annunciazione: iconografia di un “succo d’erba”

Prezzo: 6.00
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Paola Marabelli

Mauro Molinari. Orditi & Trame. Le «stoffe di carta»

Prezzo: 6.00
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Malgorzata Biniecka, Patrizia Falconi, Raffaella Preti

Il settore tessile del Museo di Merceologia dell’Università “La Sapienza” di Roma

Prezzo: 6.00
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