La Manifattura Fondazione Lisio continua ad attingere dal repertorio storico dei tessuti Lisio, proponendo di volta in volta nuove sperimentazioni di colore e di strutture, dando vita a prodotti assolutamente unici e contemporanei.
Broccato "Veronese"
- Composizione: orditi di fondo e trama in seta, oro e argento
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 130 cm
Il "Veronese" cominciò ad essere prodotto intorno al 1915 riproponendo la tecnica e il disegno di un esemplare della metà del XVII secolo. Del modello seicentesco, il dipinto della Giustizia presso il Palazzo Ducale veneziano di Paolo Veronese, Lisio trascrisse fedelmente sia l’impianto compositivo sia gli elementi maggiori e quelli più piccoli messi in diagonale che conferiscono movimento al disegno. I cambiamenti invece vennero apportati allargando il rapporto del disegno e delineando i motivi solo con broccature in due diversi tipi di oro e argento e sostituito l’effetto di luce prodotto dalla lamina che ricopriva il fondo, con slegature della trama di fondo e di una trama lanciata, ottenendo un riuscitissimo effetto cangiante.
Broccato "Agnolo"
- Composizione: 65 % seta; 35 % oro/argento
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 60 cm
Questo broccato è stato prodotto per la prima volta verso la fine degli anni Trenta. La sua fonte di ispirazione è da rintracciare nel manto della Madonna ritratta da Agnolo Gaddi nell’Incoronazione della Vergine conservata alla National Gallery di Londra. Ancora oggi la Fondazione Lisio produce su un telaio a mano questo tessuto caratterizzato da un disegno semplice ed elegante che trova la sua efficacia nelle variazioni cromatiche delle trame broccate e negli effetti luminosi del controfondo.
Velluto "San Marco"
- Composizione: orditi di fondo e di pelo in seta 100%, trame in seta 100% e in oro
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 60 cm
Il complesso disegno geometrico fondato sull'intreccio di figure circolari, è ripreso da quello di un mosaico del pavimento di una delle più belle chiese del mondo: San Marco a Venezia. La prima volta che venne messo a telaio il “S. Marco” da Giuseppe Lisio è stato intorno al 1926. Eseguito con la tecnica raffinata del velluto cesellato che contrappone i diversi toni di luce del pelo riccio e del pelo tagliato, esalta particolarmente le forme essenziali dell'arredamento moderno e contemporaneo.
Velluto "Palio I"
- Composizione: orditi di fondo, di pelo e trama in seta 100%
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 60 cm
Il disegno di questo velluto creato in due varianti, riproduce con fedeltà quello di un tipico velluto cinquecentesco prodotto a Firenze dalla metà circa del secolo XVI per un intero secolo. Il velluto “Palio I” venne messo a telaio per la prima volta da Giuseppe Lisio nel 1925.
Velluto " Palio II "
- Composizione: orditi di fondo, di pelo e trama in seta 100%
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 60 cm
La Messa in Carta del “Palio II” è attribuibile agli inizi degli anni Trenta del ‘900. Essa rappresenta una versione del “Palio I” che prevede al posto dell’anfora baccellata e fiorita, un secondo tipo di fiore di cardo contornato da foglie e fiorellini. Questa variante disegnativa, in misura maggiore rispetto alla precedente, risulta molto diffusa in ambito toscano e soprattutto fiorentino, nel corso del XVI secolo. Ne sono testimonianza i patrimoni ecclesiastici nei quali sono conservati molti esemplari di arredi sacri confezionati sia in velluto cesellato che in damasco.
Velluto "Pigna"
- Composizione: orditi di fondo, di pelo e trama in seta 100%
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 60 cm
Il motivo di questo velluto era molto diffuso nei tessuti in seta del Cinquecento. Un esemplare databile intorno al 1530, realizzato in raso di seta rossa lanciato in oro, è conservato nella Collezione Franchetti al Museo Nazionale del Bargello di Firenze. Il “Pigna” è uno dei primi tessuti messi a telaio da Giuseppe Lisio ed è pertanto ascrivibile alla fine del primo decennio del Novecento. Fu subito realizzato nelle due varianti in damasco e in velluto.
Velluto "Chigi"
- Composizione: orditi di fondo, di pelo e trama in seta 100%
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 60 cm
Questo sontuoso velluto presenta un disegno di gusto barocco che si sviluppa però su un impianto disegnativo ancora rinascimentale. Giuseppe Lisio iniziò a produrlo intorno al 1926 e oggi come allora, il suo migliore utilizzo è nell’ambito dell’arredamento come rivestimento di mobili in stile. Il “Chigi” venne scelto nel 1965 per il film di Carol Reed, Il tormento e l’estasi per confezionare le cortine del baldacchino e la coperta del letto di papa Giulio II interpretato da Rex Harrison.
Velluto "Parisina"
- Composizione: orditi di fondo, di pelo e trama, in seta 100%
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 60 cm
Questo velluto creato verso la fine degli anni Venti del Novecento riprende il disegno di tessuti broccati diffusi in Italia intorno alla metà del XVII secolo. La Manifattura Lisio ha prodotto sia la variante in broccato che quella più ricca in velluto. Il nome che Giuseppe Lisio dette a questa stoffa è probabilmente un omaggio all’amico Gabriele d’Annunzio autore del libretto dell’opera “Parisina” di Pietro Mascagni.
Velluto "Gigliato"
- Composizione: orditi di fondo, di pelo e trama, in seta 100%
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 60 cm
L’eleganza di questo velluto prodotto da Lisio a partire dal 1928 circa, è data dalla perfetta armonia dei diversi elementi del disegno, tra loro e rispetto al fondo. I motivi sono distribuiti con un andamento orizzontale caratteristico dei tessuti della prima metà del XVII secolo; alcuni di essi come i tronchetti puntinati a “S” fanno parte ancora del repertorio del tardo Cinquecento, mentre altri come le piccole cornucopie o i gigli stilizzati, sono pienamente barocchi.
Velluto "Mercurio"
- Composizione: orditi di fondo e di pelo in seta 100%, trame in seta 100%
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 60 cm
Giuseppe Lisio per questo velluto si ispirò al mantello che Mercurio indossa nel celebre dipinto L’Allegoria della Primavera di Sandro Botticelli. Il motivo del diamante con fiammelle rimanda agli emblemi araldici della famiglia Medici. Questo tessuto venne messo in produzione per la prima volta intorno al 1914.
Velluto "Scaccato"
- Composizione: orditi di fondo e di pelo in seta 100%, trame in seta 100%
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 60 cm
Un disegno semplice ma di grande eleganza, che ha attraversato i secoli senza perdere il suo fascino: il motivo è ripreso da un damasco originale del secolo XVI, di cui ripropone, in velluto, la contrapposizione di due toni dello stesso colore.
Broccato "Roselline"
- Composizione: orditi di fondo e trama in seta, oro e argento
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 130 cm
Messo in produzione per la prima volta da Giuseppe Lisio agli inizi degli anni Venti del Novecento, ripropone il disegno di un tessuto della metà circa del XVIII secolo, dove i fiori sono delineati con intento naturalistico, mentre è già palese la struttura compositiva detta «a meandro», di moda nelle sete di questo periodo. Il broccato «Roselline» è un’elaborazione dell’originale «Rose», descritta sopra, creata nel 2013 .
Broccato "Samurai"
- Composizione: orditi di fondo e trama in seta, oro e argento
- Tessitura realizzata su telaio Jacquard manuale di fine Ottocento
- altezza: 120 cm
Questo broccato messo in produzione da Giuseppe Lisio verso il 1915-1916 ripropone un tipo di tessuto detto “bizarre” di moda nei primi anni del Settecento, quando le suggestioni dell’estremo oriente arrivano a permeare l’arte europea e provocano un fiorire di temi esotici su tutti i manufatti.
Come i modelli, così il nostro “Samurai” è in damasco broccato, tecnica con la quale si riesce a realizzare effetti decorativi su più piani di profondità, imprimendo all’insieme un’estrema leggerezza e una forte dinamicità.
La nostra tessitura manuale in seta
La produzione dei tessuti è rigorosamente condotta su telai Jacquard manuali. L'intervento del tessitore è parte fondamentale della creazione: attenzione progettuale, scelta di filati preziosi ed esecuzioni accurate sono gli elementi di spicco della nostra tessitura che fanno dei nostri prodotti esempi esclusivi di artigianato d'eccellenza.
I Nostri Rivenditori
I nostri tessuti di pregio sono disponibili anche all'estero presso Turnell & Gigon, nostro distributore esclusivo per Londra e Irlanda del Nord, e Marcello Boss per gli Stati Uniti.